Il 1974 è stato senza dubbio l’Anno con la A maiuscola di Mel Brooks: Mezzogiorno e mezzo di fuoco e Frankenstein Junior usciti nelle sale, nomination agli Oscar per entrambi, e botteghino da urlo.
A 46 anni di distanza, però, si vede la differenza tra i due film: se Mezzogiorno e mezzo di fuoco è ancora apprezzato per la inventiva, è però invecchiato peggio, mentre Frankenstein Junior stravince il confronto e si piazza senza dubbio nel podio dei film comici alla pari con i fratelli Marx.
In questa epoca di censura medievale, mi stupisco che ancora nessuno abbia fatto una crociata contro questo film, soprattutto per la scena finale con tutti i ballerini gay.
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