L’ultimo gran film di Meg Ryan prima delle sue malaugurate sedute dal chirurgo plastico ubriaco e conseguente declino dai ruoli di protagonista, impreziosito dalla scrittura e dalla regia della newyorkesissima Nora Ephron, pilastro delle commedie anni ’80/’90/2000.
Il film è una rivisitazione contemporanea di Scrivimi fermo posta (The shop around the corner), classico di Lubitsch con James Stewart degli anni ’30, a riprova che le trame delle commedie della Hollywood Golden Age potrebbero essere riciclate all’infinito se, però, si trova chi lo sa fare.
Tom Hanks, reduce da tutti i suoi ruoloni drammatici di metà anni ’90, ritorna alla commedia senza nessun imbarazzo. Un po’ di tenerezza per i primi computer e i primi sistemi di posta elettronica e messaggistica istantanea.